Progetto promosso dal Centro di Servizio al Volontariato San NicolaProgetto promosso dal Centro di Servizio al Volontariato San Nicola

FIORI DI VERNAL 2011

Progetto promosso dal Centro di Servizio al Volontariato San Nicola

Associazione:
FIORI DI VERNAL
Progetto:
EMPOWERMENT PERSONALE, DI GRUPPO E SOCIALE
Abstract:
Empowerment sociale come processo di partecipazione che tende a reinterpretare gli obiettivi tradizionali dell'intervento sanitario e sociale offrendo strategie e strumenti, codificati e ripetibili che si collocano nell'interfaccia tra individuo e contesti psicologici e sociali (famiglia, scuola, gruppi e organizzazioni).
1.    Attività previste dal progetto:
La proposta di formazione dell’Odv Fiori di Vernal, è articolata e complessa: si divide in due momenti separati: il primo propedeutico al secondo.
La prima fase composta da 9 ore (3 sessioni di lavoro di 3 ore ciascuna) è rivolta ai componenti del comitato direttivo dell’ODV proponente e verterà sulle dinamiche di gruppo e processi comunicativi.
Le sessioni di lavoro verteranno sui seguenti argomenti:
1.    Perché e come nasce un gruppo: Dinamiche di comunicazione collettiva;
2.    Attese e comportamenti;
3.    Organizzazione, struttura, compiti;
4.    Leadership/1-Orientamento e comando;
5.    Gruppo e team;
6.    Leadership/2-decisioni e produzioni;
7.    Il gruppo nel tempo;
8.    Teorie della dinamica dei gruppi.

La seconda fase, composta da 12 ore (4 sessioni di 3 ore ciascuna), è rivolta agli associati dell’ODV proponente e di altre associazioni di volontariato e non. In questa seconda fase, oltre all’indispensabile contributo dello psicologo, i corsisti già formati nelle prima fase, potranno svolgere il ruolo di tutors e/o facilitatori nelle gestione del gruppo più numeroso.
Le sessioni di Lavoro verteranno su:
1.    Strategie comunicazionali e relazionali tra genitore e figlio;
2.    Scoprire l’ansia del genitore e saperla gestire;
3.    Psicodinamica familiare e probabile disagio che il bambino o l'adolescente vive all'interno dell'atmosfera familiare;
4.    Identificazione e individuazione del genitore verso il figlio;
5.    Capire il disagio e non diventare uno strumento del disagio;
6.    Saper ricavare indici di un disagio interpersonale e sociale;
7.    il gruppo familiare e sociale come cura del disagio.
In questa sezione saranno usati test sulla relazione con sé stessi e con gli altri. Inoltre si effettuerà la lettura dei disegni e della grafia per meglio spiegare al genitori i punti di fragilità e di forza del figlio  “paziente”.

2.    Metodologia:
Verrà attuata una metodologia che favorisca l’attività di partecipazione di ogni  componente del gruppo e la motivazione dei partecipanti all’acquisizione delle informazioni. Verrà privilegiato lo strumento del piccolo gruppo dove in un clima di ascolto e rispetto reciproci potranno trovare spazio, confrontarsi ed arricchirsi con le esperienze individuali.
In ogni incontro i conduttori lavoreranno a due livelli in relazione alle tematiche trattate: a livello informativo ed a livello formativo (l’emersione e la rielaborazione delle esperienze personali.
Saranno inoltre utilizzate le presentazioni e altro materiale elaborato dalla formatrice,  supporti informatici ed audiovisivi (videoproiettore).I partecipanti alla formazione sono spesso essi stessi portatori di conoscenze, esperienze, bisogni e motivazioni che possono entrare a far parte del processo formativo, in un'ottica di reciproco scambio e condivisione tra pari di informazioni, pratiche di intervento e soluzioni.

3.    Durata e destinatari del corso:
Durata complessiva del corso in ore: 21 ore – 25 destinatari     
    
4.    Finalità del corso:
Conoscere le dinamiche di gruppo e gestire i processi comunicativi sia in ambito associativo, sia in ambito familiare:
–    Empowerment personale, di gruppo e sociale;
–    Analizzare ed orientare gli obiettivi dei partecipanti al gruppo in rapporto alle aspettative individuali;
–    Usare strumenti formali di osservazione e valutazione dei comportamenti di gruppo;
–    Decifrare i processi di formazione, mantenimento, dissoluzione dei gruppi;
–    Produrre un testo/processo di comunicazione sulla base di un’esperienza di storytelling condivisa;
–    Identificare, selezionare e utilizzare tecniche di lavoro di gruppo nelle organizzazioni;
–    Inquadrare teoricamente i metodi di lavoro i processi applicati nel laboratorio.

5.    Risultati attesi:
1.    L’aspettativa che tutti i corsisti abbiano esponenzialmente migliorato le proprie competenze nel riconoscimento delle forme di comunicazione e delle dinamiche dei processi di tipo emotivo/affettivo a livello personale, familiare, di gruppo parentale e/o associativo;
2.    Mettere in condizioni il volontario di svolgere i compiti assegnati con consapevolezza e responsabilità.

Progetto promosso dal Centro di Servizio al Volontariato "San Nicola" – Bando Progetti di Formazione Anno 2011

 
 
importanza lavoro territorio coordinamento Progetto Vertigine misure alternative detenzione CSVSN

Lezioni «Progetto Vertigine»

Strumenti e azioni per la “presa in carico” delle persone destinatarie di misure alternative alla detenzione o a fine pena

  • Centro di Servizio al Volontariato San Nicola – OdV, Terre solidali Impresa Sociale, Garante regionale dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà – Puglia, Ufficio interdistrettuale esecuzione penale esterna Puglia e Basilicata altri partner del Tavolo di co-progettazione “Povertà” Avvisi pubblici Formazione Indiretta – Generazione 2030 e #Ideattiva 2ª edizione)
  • venerdì 10 Maggio 2024
    venerdì 24 Maggio 2024
    mercoledì 5 Giugno 2024
    mercoledì 12 Giugno 2024
  • 16:30 – 19:30
  • presso la sede di Prometeo ETS
  • Condividi sui Social: Aggiungi evento al tuo calendario:

12/06 Lezione: “L’importanza del lavoro sul territorio e la progettazione coordinata tra associazioni, carcere e comuni”

Si tratta di un percorso di accompagnamento che inizia fin da quando la persona detenuta è ancora in carcere per poi proseguire sul territorio.
L’obiettivo è ridurre i rischi di esclusione sociale e di recidiva, creando un filo conduttore tra carcere e territorio.

prima lezione BAT Progetto Vertigine misure alternative detenzione CSVSN--

Progetto Vertigine – L’Ordinamento penitenziario, il sistema carcerario e le misure di comunità

Prima lezione del progetto che promuove strumenti e azioni per la “presa in carico” delle persone destinatarie di misure alternative alla detenzione o a fine pena

  • Centro di Servizio al Volontariato San Nicola – OdV, in collaborazione con Terre solidali Impresa Sociale, Garante regionale dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà – Puglia, Ufficio interdistrettuale esecuzione penale esterna Puglia e Basilicata e gli altri partner del Tavolo di co-progettazione “Povertà” (Avvisi pubblici Formazione Indiretta – Generazione 2030 e #Ideattiva 2ª edizione)
  • 1ª edizione:
    venerdì 19 Aprile 2024
  • 2ª edizione: venerdì 3 Maggio 2024
  • 16:00 – 19:00
  • Webinar
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Alla prima lezione intervengono

Piero Rossi, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà Regione Puglia

Angela Anna Bruna Piarulli, Direttore reggente UIEPE Puglia e Basilicata

Ibrahim Elsheikh, Coordinatore Terre Solidali Impresa Sociale

Rosa Franco, Presidente Centro di Servizio al Volontariato San Nicola – OdV

Alessandro Cobianchi, Direttore Centro di Servizio al Volontariato San Nicola – OdV

“Progetto Vertigine” per creare un filo conduttore tra carcere e territorio

Strumenti e azioni per la “presa in carico” delle persone destinatarie di misure alternative alla detenzione o a fine pena

  • Centro di Servizio al Volontariato San Nicola – OdV in collaborazione con Terre solidali, il Garante regionale dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà – Puglia e gli altri partner del Tavolo di co-progettazione “Povertà”, realizzato attraverso gli Avvisi pubblici Formazione Indiretta – Generazione 2030 e #Ideattiva 2ª edizione.
  • mercoledì 20 Dicembre 2023
  • 10:00
  • Sala consiliare On. Prof. Giovanni Battista Bruni
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Si tratta di un percorso di accompagnamento che inizia fin da quando la persona detenuta è ancora in carcere per poi proseguire sul territorio.
L’obiettivo è ridurre i rischi di esclusione sociale e di recidiva, creando un filo conduttore tra carcere e territorio.

Il “Progetto Vertigine” prevede una stretta collaborazione tra Istituzioni pubbliche, Enti del Terzo settore, Istituzioni Penitenziare, Imprese, Organizzazioni datoriali, Enti Locali con il coordinamento del Centro di Servizio al Volontariato San Nicola – OdV.
Le attività progettuali saranno realizzate all’interno dell’area geografica delle provincie di Bari e BAT.

La prima fase del “Progetto Vertigine” prevede attività di formazione per la corretta presa in carico delle persone detenute rivolta a volontari e volontarie degli Enti del Terzo Settore aderenti.