Politiche UE e volontariato

Le esperienze e le competenze acquisite con il volontariato potranno figurare nei documenti Europass20 e saranno inserite nel futuro "Passaporto europeo delle competenze".
E’ una delle azioni previste nella “Comunicazione sulle politiche dell'UE e il volontariato: riconoscere e promuovere le attività di volontariato transfrontaliero nell'UE” della Commissione Europea del 20 settembre 2011.
Secondo il documento europeo le attività di volontariato possono costituire attività strutturate di apprendimento (il cosiddetto apprendimento non formale), a cui il volontario partecipa intenzionalmente, oppure di apprendimento non intenzionale e non strutturato (il cosiddetto apprendimento informale). In entrambi i casi l'apprendimento dei volontari di solito non è certificato. È quindi una priorità dell'azione dell'UE nel settore dell'istruzione e della formazione riconoscere il volontariato come una forma di apprendimento.
Diffusa il 20 settembre 2011 dalla Commissione Europea al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni, la “Comunicazione" è la prima Comunicazione CE ad affrontare specificamente i temi del volontariato: un traguardo particolarmente significativo, anche perché raggiunto nel 2011 – Anno Europeo del Volontariato.
La Comunicazione invita i Paesi Membri a promuovere e attuare azioni di misurazione del contributo dei volontari e delle organizzazioni no profit a livello nazionale, avvalendosi del Manuale ILO sulla Misurazione del Volontariato e dell´Handbook delle Nazioni Unite sull´inserimento degli enti no profit nei sistemi di contabilità nazionali.
 Nel testo, in particolare, si fa specifico riferimento alla necessità di sviluppare un quadro giuridico chiaro e di raccogliere dati migliori e comparabili sul volontariato negli Stati membri, oltre che di promuovere il volontariato con incentivi fiscali, sostegno finanziario e maggiore riconoscimento.

La Comunicazione contiene un’altra importante novità: l’istituzione di un corpo volontario europeo di aiuto umanitario. Questo nuovo organismo offrirà ai volontari dei vari Stati membri la possibilità di collaborare su un progetto comune di aiuto umanitario offrendo in particolare ai giovani la possibilità di partecipare a questa esperienza.

MAGGIORI INFORMAZIONI
http://www.lavoro.gov.it/AnnoEuropeoVolontariato/notizie/20110923_Comunicazione_UE_20092011.htm

Sport e disabilità

Realizzazione di attività sportive a favore di persone diversamente abili

Soggetti ammessi: Soggetti costituiti almeno da 3 anni che abbiano sede legale, amministrativa e operativa nella Regione Puglia e che siano regolarmente iscritti al RUNTS e la cui attività si esercita nell’indicato settore di intervento “Volontariato, Filantropia e Beneficienza”.