I corsi di base in materia di dipendenze patologiche e di immigrazione, prima parte del complessivo programma formativo di “Rachida”, partono a fine novembre e sono rivolti agli operatori del settore immigrazione e agli operatori del settore dipendenze patologiche. L’azione formativa si rivolge contemporaneamente sia agli operatori dei servizi pubblici che a quelli del privato sociale e si pone l’obiettivo di creare condizioni favorevoli per l’accesso alle prestazioni socio-sanitarie dei migranti tossicodipendenti e alcoldipendenti.
La partecipazione al corso di formazione è completamente gratuita.
Il fenomeno dell’abuso di alcol e dell’uso di sostanze stupefacenti da parte delle persone immigrate, che cresce in maniera preoccupante, è nuovo e complesso allo stesso tempo. La complessità è legata principalmente alla difficoltà per i servizi di intercettare il fenomeno, infatti, buona parte di esso si sviluppa nell’area della clandestinità ed è condizionato dai contesti culturali di provenienza degli stessi migranti. Chi si occupa di dipendenze patologiche nel campo dell’immigrazione, nell’ambito dei servizi sia del pubblico sia del privato sociale, ha la necessità di approfondire la conoscenza del fenomeno migratorio.
I corsi sono caratterizzati da una modalità didattica partecipativa che permette lo scambio di competenze e la contaminazione tra esperienze diverse. Anche per questo motivo il corso, rivolto agli operatori impegnati nel settore immigrazione che non hanno adeguate competenze nel campo delle dipendenze patologiche, è stato strutturato in collaborazione con i Dipartimenti delle Dipendenze Patologiche delle sei ASL pugliesi e tenuto da operatori dei Ser.T. (Servizi per le Tossicodipendenze).
Sono state programmate sei edizioni parallele del corso, una per ogni provincia pugliese, ognuna della durata di 16 ore complessive, suddivise in tre o quattro moduli formativi. A tutti i partecipanti sarà rilasciato l’attestato di partecipazione.
