Libro bianco del Terzo Settore

L'Agenzia per il terzo settore ha presentato il 13 giugno a Roma il “Libro bianco sul terzo settore” (Editrice Il Mulino) a cura di Stefano Zamagni, presidente dell'Agenzia e professore di economia politica all'Università di Bologna. Lo stato di salute del terzo settore, oggi, i suoi punti di forza e i nodi da sciogliere, sono stati al centro dell'incontro svoltosi alla Sala delle Colonne di Palazzo Marini.
Sono state avanzate raccomandazioni e proposte per “slegare il terzo settore italiano – ha detto Zamagni, curatore del volume, strumento a disposizione delle autorità competenti per dare risposte ai problemi urgenti del mondo non profit italiano – così da contribuire ad assecondare il progresso morale e civile del Paese. Questo Libro Bianco, mentre identifica i più urgenti nodi che devono essere sciolti per dare ali al terzo settore, getta le basi per una ricentratura, sia culturale sia istituzionale, delle organizzazioni e movente ideale”.
Si stima che l’”altra economia” arrivi a sfiorare il 5% del Pil, occupando in forma retribuita 750.000 persone e 3.300.000 come volontari. Con 4 milioni di operatori, pari al 18% del totale dei lavoratori italiani, il non profit rappresenta il “contenitore sociale” più grande in Italia ma anche più qualificato: il 60% è costituito da donne, il 72% dei lavoratori sono laureati, l'età media si aggira intorno ai 40 anni. La stima media dei cittadini fruitori si aggira attorno ai 50 milioni. Quasi l’80% delle organizzazioni censite (dati Istat 2001) si è costituito negli ultimi vent’anni, a testimonianza della forte espansione che ha caratterizzato l'intero settore, oggi caratterizzato anche dalla presenza non solo di associazioni, cooperative sociali, organizzazioni non governative e fondazioni, ma anche di imprese sociali. “Dobbiamo ripensare un sistema del welfare, essere capaci di intercettare i nuovi bisogni comunitari, saperli interpretare e soddisfare – ha detto on. Nello Musumeci, Sottosegretario alle Politiche sociali – Sono sicuro che per chi sul territorio italiano fa l'amministratore il Libro bianco sarà utile strumento di suggerimento e guida. Oggi dobbiamo accostarci al terzo settore con maggiore modestia, è ormai chiaro che il progresso sta nel saper stare accanto agli ultimi” Dalla riforma della legislazione di riferimento al finanziamento degli enti non profit, dalle questioni tributarie alla rendicontazione, dal problema della rappresentanza a quello della governance e del riconoscimento della qualità, molti sono i temi aperti per il futuro del terzo settore che, nella definizione del professor Zamagni, deve essere liberato da “lacci e costrizioni di varia natura, sia giuridico normativa sia economico-organizzativa ed anche, forse in prevalenza, di natura culturale. Il terzo settore deve capire di essere a pieno titolo soggetto di sistema – ha concluso -, non deve pensarsi con una logica vittimistica, come fosse una ruota di scorta rispetto ad 'altri': può influenzare la società, contribuendo a un miglior funzionamento di tutti i soggetti che a vario titolo intervengono nelle comunità”. Il volume, è il risultato di un lavoro di équipe cui hanno partecipato economisti, giuristi, commercialisti, politologi, sociologi e esperti del mondo dell'associazionismo, del volontariato e della cooperazione.
In mattinata l’Agenzia ha inoltre presentato a Palazzo Chigi la Relazione annuale 2010, il documento ufficiale che sintetizza le attività svolte, e indica i programmi di lavoro per il futuro. Il presidente Stefano Zamagni ha brevemente illustrato il contenuto della Relazione annuale e ha posto l’accento sui tre nodi ancora da sciogliere affinché il Terzo settore possa esplicare appieno le proprie potenzialità: riforma del Libro I, titolo V del Codice civile, stabilizzazione dell’istituto del Cinque per mille, trasformazione dell’Agenzia in una Autorità indipendente di settore.

MAGGIORI INFORMAZIONI
Agenzia per il terzo settore
www.agenziaterzosettore.it
Scarica la scheda del Libro Bianco
Scarica la Relazione Annuale 2010
 

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