Progetto promosso dal Centro di Servizio al Volontariato San NicolaProgetto promosso dal Centro di Servizio al Volontariato San Nicola

VOLONTARI SENZA FRONTIERE 2012

Progetto promosso dal Centro di Servizio al Volontariato San Nicola

Associazione:
UN MONDO DI BENE – RUVO DI PUGLIA
Progetto:
VOLONTARI SENZA FRONTIERE
Abstract:
L'Associazione di Volontariato "Un Mondo di Bene", è nata lo scorso Ottobre, in  prosecuzione dell'omonimo progetto scolastico del Liceo scientifico "O. Tedone" di Ruvo di Puglia.
Dal 2007, per 5 anni consecutivi, studenti ed ex studenti del Liceo hanno avuto la possibilità di fare esperienze di volontariato in Africa.
 
È da tali esperienze che è nata l'esigenza di costituire questa realtà associativa, la quale si compone per la maggior parte di giovani, alcuni dei quaii hanno già vissuto l'esperienza in Zambia e Malawi e recentemente anche in Sri Lanka, mèntre altri si avvicinano. per la prima volta alla realtà del volontariato.
 
L'Associazione si propone di continuare a sostenere le comunità nelle quali ha operato condividendo a pieno i valori e gli obiettivi di crescita deIle popolazioni locali.
Tale sostegno avviene sia attraverso la raccolta fondi, mediante iniziative di vario genere, sia attraverso l'impegno effettivo dei volontari in queste comunità durante i periodi di permanenza in loco.
Il nostro sguardo volto a queste terre, non può certamente ignorare i bisogni più vicini per questo, tra gli intenti dell'associazione, vi è quello di impegnare i suoi volontari anche in progetti di volontariato sul territorio, promuovendone di nuovi o supportando quelli già esistenti.
 
Progetto di Formazione
Consapevoli delle difficoltià umane legate ad un'esprienza di questo genere, la nostra Associazione oggi sente l'urgenza di promuovere un Corso di Formazione mediante il quale, con la guida di validi formatori, offrire ai suoi associati uno spazio di crescita personale, fornendo loro gli strumenti essenziali per gestire un'esperienza che porta con se una componente di straordinaria ricchezza umana, ma anche una componente di disagio propria dei problematici contesti in cui ci proponiamo di' operare.
 
Fabbisogni formativi
La giovinezza di questa associazione, non solo in termini di storia associativa, data la sua recente costituzione, ma anche dei suoi componenti è di per se un aspetto innovativo perchè nasce dalla volontà di un gruppo di ragazzi,d i mettersi con entusiasmo a disposizione del prossimo vicino e lontano. Così se certamente l'energia propria della nostra giovane età ci permette di spenderci senza riserve, siamo anche consapevoli che questa energia per essere ben spesa, deve essere canalizzata nel giusto modo; per questo riconosciamo l'importanza di affidarci a guide adulte e competenti che possano guidarci fornendoci gli strumenti giusti per essere dei buoni "Volontari Senza Frontiere" un gruppo compatto e  consapevole di ciò che vuoi dire operare con e per gli altri, conoscendo gli aspetti significativi ma anche problematici di ogni relazione d'aiuto.
 
In virtù della nostra recente costituzione riteniamo che il miglior modo per operare sia quello di partire dalla formazione dei nostri volontari, al fine di creare, sin dalla nascita, un gruppo compatto pronto a svolgere al meglio il proprio servizio sul campo:
-in Zambia presso orfanotrofi, ospedali e centri d"accoglienza
-in Sri Lanka presso la Comunità "Shanty"
-sul territorio presso i Centri Caritas di Ruvo di Puglia e Terlizzi, che ha tal fine hanno ben accolto la nostra richiesta di partenariato.
 
Divisione dei moduli
Il percorso formativo ideato sarà strutturato in 3 macroaree tematiche
 
L'lntercultura e l'incontro con l'altro:
L'altro, comunitario o straniero che sia, è il destinatario del nostro operare, per questo riteniamo di fomdamentale importanza conoscere quali sono le caratteristiche di questo reciproco scambio.
In particolare si porrà attenzione su ciò che significa operare in contesti culturali differenti dai propri, imparando anche il giusto modo di relazionarsi e comunicare, realizzando così l'obiettivb della nostra associazione di essere un ponte tra culture.
 
Questa tematica permetterà a chi ha sperimetato l'esperienza di volontariato in Africa di partire da essa e, ripercorrendo la strada del proprio vissuto, comprendere le motivazioni della propria scelta.
La loro condivisione con il gruppo, sarà occasione di arricchimento anche per chi si prepara a viverla per la prima volta; infatti il ruolo dei formatori sarà quello di partire dalla dimensione esperienziale propria di chi ha già sperimentato il vo!ontariato sul campo per
• aiutare loro ad elaborare ciò che è stato già vissuto
• mettere in luce gli aspetti salienti (problematici e non) di questa esperienza
quindi fornire a tutti i partecipanti gli strumenti utili per gestirla prima, durante e dopo la partenza ,investendo così sulla buona riuscita di tutte le esperienze future.
 
Ruoli e responsabilità dei processi partecipativi in una organizzazione di volontariato:
Acquisita, attraverso i precedenti moduli, una maggiore consapevolezza delle motivazioni che spingono al volontariato, ci sI soffermerà sulla riflessione delle responsabilità individuali e collettive necessarie per il funzionamento efficace di un'associazione di volontariato. Si vorranno così sviluppare le· capacità di collaborazione nel gruppo e tra i gruppi per imparare a suddividere il carico dell'impegno associativo in maniera proporzionata alle abilità che ogni membro mette a servizio dell'organizzazione.
 
Conclusione
Impegnarsi per il prossimo, di qualunque cultura, religione ed appartenenza sociale, rappresenta per la nostra Associazione la spinta motivante di ogni azione d'impegno.
 
Crediamo nella necessita di valorizzare questa motivazione, rafforzandola con l'acquisizione di competenze utili per far si che ogni volontario sappia gestire il proprio patrimonio personale di ricchezze umane e convogliarlo nella direzione di un atto di solidale aiuto che non sia semplice assistenzialismo.
 
L'esperienza in Africa ci ha insegnato a credere nel valore dell'incontro con l'altro dimostrandoci che "Non serve regalare pesce e insegnare a pescare, ma è necessario far diventare la pesca un'esperienza ripetibile nel tempo e auto-sostenibile per chi la pratica".
 
Per realizzare questo ambizioso progetto, tutti noi volontari, e aspiranti tali, di "Un Mondo di Bene", abbiam
o bisogno di acquisire col tempo, senza timore di ammetterlo, la padronanza degli strumenti utili per realizzarlo; questo corso di formazione, per quanto breve, rappresenta il primo passo verso la realizzazione di questo ideale.
 
Tale corso di Formazione,della durata di 20 ore, sarà sviluppato nell'arco di due week-end nei mesi di Maggio-Giugno, rispettando il limite di conclusione formale del progetto previsto entro il 30 Novembre.

Progetto promosso dal Centro di Servizio al Volontariato "San Nicola" – Bando Progetti di Formazione Anno 2012

importanza lavoro territorio coordinamento Progetto Vertigine misure alternative detenzione CSVSN

Lezioni «Progetto Vertigine»

Strumenti e azioni per la “presa in carico” delle persone destinatarie di misure alternative alla detenzione o a fine pena

  • Centro di Servizio al Volontariato San Nicola – OdV, Terre solidali Impresa Sociale, Garante regionale dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà – Puglia, Ufficio interdistrettuale esecuzione penale esterna Puglia e Basilicata altri partner del Tavolo di co-progettazione “Povertà” Avvisi pubblici Formazione Indiretta – Generazione 2030 e #Ideattiva 2ª edizione)
  • venerdì 10 Maggio 2024
    venerdì 24 Maggio 2024
    mercoledì 5 Giugno 2024
    mercoledì 12 Giugno 2024
  • 16:30 – 19:30
  • presso la sede di Prometeo ETS
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12/06 Lezione: “L’importanza del lavoro sul territorio e la progettazione coordinata tra associazioni, carcere e comuni”

Si tratta di un percorso di accompagnamento che inizia fin da quando la persona detenuta è ancora in carcere per poi proseguire sul territorio.
L’obiettivo è ridurre i rischi di esclusione sociale e di recidiva, creando un filo conduttore tra carcere e territorio.

prima lezione BAT Progetto Vertigine misure alternative detenzione CSVSN--

Progetto Vertigine – L’Ordinamento penitenziario, il sistema carcerario e le misure di comunità

Prima lezione del progetto che promuove strumenti e azioni per la “presa in carico” delle persone destinatarie di misure alternative alla detenzione o a fine pena

  • Centro di Servizio al Volontariato San Nicola – OdV, in collaborazione con Terre solidali Impresa Sociale, Garante regionale dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà – Puglia, Ufficio interdistrettuale esecuzione penale esterna Puglia e Basilicata e gli altri partner del Tavolo di co-progettazione “Povertà” (Avvisi pubblici Formazione Indiretta – Generazione 2030 e #Ideattiva 2ª edizione)
  • 1ª edizione:
    venerdì 19 Aprile 2024
  • 2ª edizione: venerdì 3 Maggio 2024
  • 16:00 – 19:00
  • Webinar
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Alla prima lezione intervengono

Piero Rossi, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà Regione Puglia

Angela Anna Bruna Piarulli, Direttore reggente UIEPE Puglia e Basilicata

Ibrahim Elsheikh, Coordinatore Terre Solidali Impresa Sociale

Rosa Franco, Presidente Centro di Servizio al Volontariato San Nicola – OdV

Alessandro Cobianchi, Direttore Centro di Servizio al Volontariato San Nicola – OdV

“Progetto Vertigine” per creare un filo conduttore tra carcere e territorio

Strumenti e azioni per la “presa in carico” delle persone destinatarie di misure alternative alla detenzione o a fine pena

  • Centro di Servizio al Volontariato San Nicola – OdV in collaborazione con Terre solidali, il Garante regionale dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà – Puglia e gli altri partner del Tavolo di co-progettazione “Povertà”, realizzato attraverso gli Avvisi pubblici Formazione Indiretta – Generazione 2030 e #Ideattiva 2ª edizione.
  • mercoledì 20 Dicembre 2023
  • 10:00
  • Sala consiliare On. Prof. Giovanni Battista Bruni
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Si tratta di un percorso di accompagnamento che inizia fin da quando la persona detenuta è ancora in carcere per poi proseguire sul territorio.
L’obiettivo è ridurre i rischi di esclusione sociale e di recidiva, creando un filo conduttore tra carcere e territorio.

Il “Progetto Vertigine” prevede una stretta collaborazione tra Istituzioni pubbliche, Enti del Terzo settore, Istituzioni Penitenziare, Imprese, Organizzazioni datoriali, Enti Locali con il coordinamento del Centro di Servizio al Volontariato San Nicola – OdV.
Le attività progettuali saranno realizzate all’interno dell’area geografica delle provincie di Bari e BAT.

La prima fase del “Progetto Vertigine” prevede attività di formazione per la corretta presa in carico delle persone detenute rivolta a volontari e volontarie degli Enti del Terzo Settore aderenti.